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Mensagem de Páscoa (Madre Yvonne)

em 23/03/2016 | 00h00min

Mensagem de Páscoa (Madre Yvonne)

Dal Mozambico la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Yvonne Reungoat ha inviato il suo Messaggio di Auguri pasquali “Un tempo di grazia che viviamo alla luce dell’Anno della Misericordia e la Pasqua è il trionfo della Misericordia, la vittoria della vita su ogni forma di morte, la festa della speranza. Ci sentiamo unite ai tanti fratelli e sorelle che in molte parti del mondo sono perseguitati e, spesso, uccisi per la loro fedeltà a Gesù morto e risorto per la salvezza di tutti. Ci uniamo alla richiesta del Rettor Maggiore a tutta la Famiglia salesiana di pregare intensamente per le persone di diverse religioni e confessioni che soffrono un autentico martirio.

Si riporta i testo integrale del messaggio: 

«Carissime Sorelle,

riceverete gli auguri per una santa Pasqua attraverso l’ultima circolare, ma ugualmente sento in cuore il desiderio di raggiungervi. 

Dal Mozambico, dove mi trovo in visita alle sorelle, condivido con ciascuna la gioia che il tempo pasquale riversa in abbondanza sulla Chiesa, sulla Famiglia umana, su ogni persona particolarmente se povera, abbandonata, dimenticata, ferita nella sua dignità di figlia/o di Dio.

È un tempo di grazia che viviamo alla luce dell’Anno della Misericordia e la Pasqua è il trionfo della Misericordia, la vittoria della vita su ogni forma di morte, la festa della speranza. 

Ci sentiamo unite ai tanti fratelli e sorelle che in molte parti del mondo sono perseguitati e, spesso, uccisi per la loro fedeltà a Gesù  morto e risorto per la salvezza di tutti. 

Ci uniamo alla richiesta del Rettor Maggiore a tutta la Famiglia salesiana di pregare intensamente per le persone di diverse religioni e confessioni che soffrono un autentico martirio. Preghiamo in particolare per il Confratello Padre Tom Uzhunnalil, rapito durante l’uccisione delle quattro Suore di Madre Teresa di Calcutta nello Yemen, e di cui non si hanno più notizie. Nel sito dell’Istituto troverete per intero la lettera del Rettor Maggiore.

Con la loro vita di fede questi testimoni ci esortano ad essere noi stesse “donne pasquali” che con la forza della preghiera egesti di misericordia danno ragione della ricchezza del mistero pasquale accolto ogni giorno con rinnovata speranza.

Non è facile camminare su questa “strada pasquale” perché è necessario distaccarci da ogni forma di compromesso e scoraggiamento, di sfiducia e di tiepidezza umana e spirituale per accogliere le esigenze dell’incontro con Gesù che ci trasforma e ci rende evangelizzatrici.

Apriamo la “porta santa” del nostro cuore e delle nostre comunità per incontrare lo sguardo di Gesù, tenerlo scolpito in noi affinché i suoi sentimenti diventino anche i nostri sentimenti, al punto tale da conformare la nostra esistenza alla Sua che è misericordia, tenerezza, bontà, fiducia, accoglienza totale del disegno d’amore del Padre verso l’umanità intera.

Credo, care sorelle, che questo sia il modo più vero per celebrare la Pasqua non da persone stanche, ma da “donne risorte”, audaci, consapevoli che ogni gesto di misericordia donato con sollecitudine e amore produce frutti di pace, di serenità, di giustizia. 

I giovani  oggi attendono da noi questi segni che, ne sono certa, non mancheremo di offrire a tutti loro, alle loro famiglie, a quanti soffrono ingiustizie e violenze e, nonostante tutto, volgono lo sguardo verso un futuro di speranza.

Mi sento in profonda comunione con tutte voi in questo cammino pasquale che rende forte la nostra comunione, ci fa essereprofezia nella Chiesa, come auspica Papa Francesco, e invoca la pace soprattutto nelle terre dove essa è in pericolo o soffocata dalla violenza.

A questo breve messaggio, unisco la mia riconoscenza per gli auguri che mi avete inviato. Li ricambio nella preghiera e con l’augurio che la Pasqua sia celebrata in gratitudine, gioia e speranza!

Maputo, 23 marzo 2016                                                                            

Suor Yvonne Reungoat fma

NB. Nella nostra preghiera ricordiamo tutte le persone vittime degli attentati terroristici che, purtroppo, stanno dilagando in varie parti del mondo».

Fonte: Redação