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05/11/2014 - Il CG 23 Incontra l’«Auxilium»

em 06/11/2014 | 00h00min

05/11/2014 - Il CG 23 Incontra l’«Auxilium»È stata una giornata vissuta all’insegna della conoscenza e della scoperta e ri-scoperta. Potrebbe essere sintetizzata così l’esperienza vissuta domenica 2 novembre dalle Capitolari presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium».
Accolte dalle docenti, dalle studenti, dal personale tecnico ausiliario, dalle sorelle delle Comunità delle Case Madre Angela Vespa, Madre Ersilia Canta e suor Teresa Valsé, le Capitolari hanno subito avuto un vivo impatto con tanti volti e lingue che caratterizzano l’«Auxilium».
Questo volto interculturale ha trovato espressione nella Rapsodia internazionale che il Coro dell’Auxilium ha eseguito come benvenute e bentornate, dopo i saluti di suor Pina Del Core, Preside della Facoltà, e di suor María Ballesteros, Direttrice della Comunità Madre Angela Vespa. Nella presentazione della Rapsodia è stata offerta la chiave interpretativa: un intreccio di canti che simboleggiano vari paesi del mondo e che si concludevano con una armoniosa invocazione a Maria.
  
La mattinata è poi trascorsa in un percorso attraverso la Facoltà. 8 i gruppi linguistici che, guidati da alcune docenti e studenti, hanno percorso i su e giù delle scale e dei corridoi, incontrando il personale della Biblioteca, della Sala Riviste, visitando le aule recentemente ristrutturate e altri ambienti per concludere in Cappella, dove è stata offerta la spiegazione del mosaico delle Nozze di Cana, opera dell’artista Marko I. Rupnik.
Complice il clima mite dell’autunno romano, i prati e gli ambienti della nuova Casa Madre Mazzarello si sono presto riempiti di gruppi e gruppetti linguistici che hanno consumato il pranzo  in un clima festoso di condivisione, di incontro, di ritrovo.
Nel pomeriggio, la giornata ha avuto il suo culmine nel dialogo tra le docenti della Facoltà e le Capitolari nell’Aula Magna «Giovanni Paolo II». Il panel ha dato voce alle molte voci di docenti, fma e laici, di studenti in particolare della Facoltà e del Corso di Spiritualità dell’Istituto, che hanno condiviso sulla specificità della Facoltà, le tante novità, non solo infrastrutturali, che negli anni hanno trasformato il volto dell’«Auxilium».

A partire dall’urgenza di una formazione culturale e carismatica delle FMA, si è riaffermata la convinzione che la formazione delle educatrici è strategica per la vitalità dell’Istituto nell’oggi e per la sua fecondità nel domani. Nel dialogo si sono spiegate le specificità teologiche, pastorali e pedagogiche, il valore aggiunto al fatto di studiare all’Auxilium.
Gli interventi di suor Pina Del Core hanno illustrato le sfide principali che, provenienti dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica e dal contesto socioculturale, hanno richiesto alla comunità accademica flessibilità e apertura nella revisione dei curriculi, nell’articolazione dell’offerta formativa, nella ricerca di partnership e di collaborazione con gli Istituti Affiliati e con altri Centri di studio e di ricerca nel campo delle scienze dell’educazione.

Un ampio spazio è stato riservato all’ascolto di alcune studenti e delle direttrici delle Comunità RMA che hanno condiviso l’esperienza di abitare in Comunità formative interculturali e intergenerazionali, di vivere “a Roma”, al centro della cristianità e dell’Istituto, di condividere e studiare in una comunità accademica composta da fma, laici e laiche, religiosi/e di altre congregazioni, sacerdoti.
La parola della Madre, a conclusione della giornata, ha ancora una volta sottolineato l’urgenza di dare alle fma una robusta formazione di base nelle scienze dell’educazione, un’accurata preparazione in catechetica e pastorale giovanile, con percorsi diversificati, ma che non possono più derogare ad altri tali competenze che vengono richieste per la nostra missione tra i giovani, le famiglie, gli adulti.

Fonte: Redação