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Ir. Vilma Tallone - Enônoma Geral

em 27/10/2014 | 00h00min

Ir. Vilma Tallone - Enônoma Geral

Originaria di Cavallermaggiore (Cuneo - Italia), dove nasce il 13 maggio 1948, Suor Vilma frequenta la Scuola primaria a Riva di Chieri e la Scuola media nella città di Chieri. Conosce le Figlie di Maria Ausiliatrice e ne frequenta assiduamente l’oratorio. 
Affascinata dal carisma salesiano e dalla testimonianza delle suore, chiede di essere accettata come aspirante per diventare “missionaria”. All’ombra della basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, nel vicino Istituto Magistrale, consegue il diploma per l’insegnamento primario. Emette la prima professione a Pessione nel 1968 e i voti perpetui nel 1974.
Consegue la laurea in Lettere all’Università Maria Assunta di Roma e per sei anni insegna nella Scuola media, anima l’Oratorio e i Centri giovanili di Giaveno e Torino. Ottiene poi dalle Superiore di partire come missionaria in Africa, e viene destinata al Gabon (1982) dove vi resta per 26 anni, dedicandosi all’insegnamento nel liceo, a fondazioni di nuove missioni, Centri giovanili, Scuole professionali, attività parrocchiali, opere di sviluppo per giovani, per donne, per lebbrosi.
Dal 1997 al 2004 è nominata Ispettrice dell’Ispettoria “Madre di Dio” dell’Africa Ovest (AFO), succedendo a M. Yvonne Reungoat. Durante questi anni ha seguito la nascita di nuove fondazioni in una Ispettoria che comprendeva 8 Nazioni, preparando la moltiplicazione in due Ispettorie nell’agosto 2004. Successivamente le viene chiesta la responsabilità di un Centro diocesano di spiritualità e di pastorale a Bafia, in Camerun, e partecipa alla fondazione di una nuova comunità in questa stessa Diocesi.
Il Capitolo generale XXII (2008) le chiede di animare come Economa generale l’Ambito dell’Amministrazione, incarico accolto “con un atto di fede”, col desiderio di viverlo come una nuova Missione alle dimensioni del mondo. Nel sessennio compie numerose visite a varie ispettorie in tutto il mondo, potenziando il senso di appartenenza all’Istituto e animando ad avviare passi verso una gestione innovativa in cui si concretizzi la scelta della comunione dei beni come espressione di solidarietà, soprattutto nella prospettiva dei più poveri.

Il Capitolo generale XXIII la nomina per un secondo sessennio. Le sue prime parole, alla richiesta di accettazione da parte della Madre generale, sono: «Le mie mani sono vuote, ma so che posso contare sul Signore, su di voi, sull’aiuto della Madre e del Consiglio. Perciò dico di sì»

Fonte: Redação